LUN. 13 OTTOBRE: IN PREGHIERA DI FRONTE ALLA SINDONE
Tornato dall'intensa settimana trascorsa in campagna a Cavallermaggiore, oggi Padre Christopher si è immerso nell'atmosfera di una Torino resa un po' uggiosa dal persistere della pioggia. Giornata di turismo: accompagnato in centro da Don Richard, Padre Christopher ha visitato diverse chiese della città, come il Duomo e la Chiesa di San Lorenzo. Non sono mancati i momenti di divertimento, come quando è salito in metropolitana, un "matatu" un po' diverso dai soliti cui è abituato, ed i momenti di commozione, come quando ha potuto fermarsi in raccoglimento di fronte all'immagine della Sacra Sindone. Don Richard l'ha altresì accompagnato presso la sede dei missionari della Consolata, dove Christopher ha potuto conoscere diverse persone di questa speciale organizzazione, che forse è la principale dedicata alle missioni sul territorio torinese. Una visita al centro commerciale del Lingotto ha infine concluso questa giornata da turista.
Renato Amatteis (su racconto telefonico di Don Richard)
MAR. 14 OTTOBRE: IN VISITA AL SERMIG
Giornata intensa e piena di incontri e scoperte, quella di oggi. Io e Sara, dopo aver “prelevato” Padre Christopher dalla parrocchia Regina Mundi, sottraendolo a Don Richard, lo abbiamo portato al Sermig, realtà che non conosceva assolutamente e che ci sembrava poterlo interessare. Interesse che si è subito manifestato attraverso i suoi occhi sgranati, mentre gli spiegavamo come l’arsenale di pace che aveva di fronte era un tempo una fabbrica di armi. Christopher ha particolarmente apprezzato l’idea di gratuità e di dono del tempo libero che ha permesso al Sermig di diventare quello che è adesso.
Una bella visita guidata attraverso la sua storia ed i suoi luoghi ci ha permesso di scoprire a fondo questa bellissima realtà e Christopher ne è rimasto affascinato, specialmente per quanto riguarda la chiesa di Maria Madre dei Giovani, nome che ha subito detto di voler adottare.
Gli ideali di pace e dono gratuito di questo luogo sono in piena sintonia con le sue idee e le sue aspirazioni ed è stato bello leggergli negli occhi l’entusiasmo nel vedere la mensa, il dormitorio, la scuola di italiano o la cappella e la chiesa.
Finita questa prima visita, ci siamo ripromessi di tornare nel pomeriggio, per incontrare una persona che si occupa dei progetti Sermig nel mondo e ci siamo avviati verso il mercato di Porta Palazzo. Da lì è cominciata una passeggiata lunga, ma percorsa pole pole, che ci ha permesso di scoprire meglio Torino, città che Christopher ha dimostrato di apprezzare molto. Siamo passati in Piazza Palazzo di Città, dove si trova la sede del municipio di Torino, abbiamo passeggiato per via Garibaldi con i suoi negozi e abbiamo visitato la Basilica del Corpus Domini, giungendo poi in Piazza Castello. Da lì, sempre pole pole, abbiamo continuato fino alla Mole Antonelliana, simbolo di Torino, passando poi davanti a Palazzo Nuovo per giungere infine in Piazza Vittorio ed al Po. Dopo un inaspettato quanto gradito incontro con Silvia e Mattia, ci siamo goduti la splendida vista, da una parte sulla collina e sul Monte dei Cappuccini, dall’altra sulla piazza.
Ci siamo quindi riposati e rifocillati andando poi, questa volta con il tram, alla sede del Politecnico di Corso Duca. E’ stato bello poter mostrare a Christopher il mio ufficio ed i luoghi in cui ho studiato. Giunti al Poli proprio al termine di una lezione, ci siamo ritrovati in mezzo ad una folla di giovani, nei corridoi dell’università: Christopher è rimasto piacevolmente sorpreso dalla quantità di studenti e, una volta visitata anche la parte di architettura, anche dalle dimensioni del luogo.
Dopo aver gustato una bevanda che Chris apprezza molto (il cappuccino), siamo tornati al Sermig, per l’incontro con Rinaldo, del progetto ReTe (Restituzione Tecnologica). E’ stata una lunga attesa (quasi da tempi africani), ma ne è valsa la pena: l’incotro ha offerto molti spunti per i progetti a Siongiroi e l’entusiasmo di Christopher e la speranza nei suoi occhi sono valsi tutta l’attesa.
Dopo averlo riportato alla corte di Don Richard, abbiamo cenato assieme, con le famiglie mia e di Sara, gustando piatti della tradizione piemontese e chiacchierando come un’unica comunità.
Matteo Scapolan
MER. 15 OTTOBRE: GIORNATA ENGIM
La giornata è iniziata presto, haraka haraka, perché con Paolo, Fabio e Silvia avevamo appuntamento presso l'ufficio di ENGIM Internazionale alle 9:30, dove padre Christopher ha avuto modo di incontrare tutte le persone che operano dall'ufficio di Torino sui diversi progetti internazionali e approfondire le modalità operative legate a queste attività. In particolare l'attenzione è stata posta sulle due importanti attività che coinvolgeranno Siongiroi: il servizio civile e il progetto Acqua. Christhopher ha avuto modo di approfondire con maggiore dettaglio questi temi e dal confronto è emersa la necessità di definire un ulteriore momento di confronto sul progetto acqua, sfruttando la sua presenza in Italia fino a fine mese. Accolto con calore quasi africano e professionalità piemontese dal direttore Paolo Daghero, Chris ha cominciato a far frullare idee nella sua mente creativa , trovando ottimi compagni di lavoro e di percorso in Adriana e in tutto l'ENGIM Internazionale.
Poi giro presso il luoghi del santo Murialdo, il santo dei giovani poveri della Torino di inizio secolo scorso, presso il centro ENGIM degli Artigianelli e infine a Nichelino, giusto per conoscere la nostra realtà di formazione professionale, fino all'ora di pranzo dove abbiamo sperimentato come sentirsi a casa nella famiglia di Chris qui a Nichelino, con mama Coco e papà Simba e la studentessa della secondary Miriam; ci siamo nutriti con i racconti di Chris su amici, bimbi e ragazze di Siongiroi, attraverso la risposta a mille domande e il dono dell'immagine di una famiglia Masai subito appesa davanti alla porta di ingresso per continuare ad accogliere sempre e con il sorriso!
Il pomeriggio è iniziato pole pole nel nostro terrazzo sfiorato da un sole ancora caldo per ricordarci l'Africa: padre Cristopher ha scritto quattro pagine fitte fitte per il progetto acqua come richiesto e poi siamo ripartiti per Torino dove in compagnia del nostro amico don Paolo Tomatis abbiamo visitato la facoltà di Teologia di via XX settembre e passeggiato ancora un po' per il centro. Siamo tornati a casa Bornengo a gustare la pizza di Isa, mentre casa si riempiva di fratelli, nonni e nipoti che hanno circondato di affetto Chris, nel ricordo della sua casa e famiglia in Kericho, di quella volta che commossi abbiamo sperato e desiderato di contraccambiare il tanto calore ricevuto ed eccoci qua! infine un po' di speach, e tanti karibuni a Siongiroi hanno concluso una giornata per noi davvero preziosa.
Isabella Bornengo
Stamattina con il nostro caro rafiki (amico) ci siamo recati al lago grande di Avigliana, durante il viaggio Christopher osservava come il panorama stesse cambiando dalla città alla natura ed è così che giunti a destinazione resta meravigliato da quelle montagne che sembrano quasi abbracciare quel lago. In particolare si innamora di quegli strani uccelli – le anatre - dalla testa verde e il becco giallo che fissa con lo stupore di un bambino, resta affascinato dal loro colore, da come si tuffano per catturare i pesci e di come oltre a nuotare siano capaci anche di camminare su terra ferma e volare! È sempre bello poter osservare lo sguardo ammirato di chi per la prima volta assapora quel panorama. Contenti della gioia provata da Christopher, a fatica riusciamo a portarlo via dal lago e facciamo una breve sosta all’Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso che purtroppo è chiusa, così ci accontentiamo di guardarla da fuori nel suo pieno stile romanico gotico. Stiamo per andare via quando Christopher sente il suono dei campanelli delle mucche ed esclama “Ci sono le mucche! Che bello mi ricorda casa mia”. Andiamo a trovare le mucche! :) E in effetti per un attimo ci sembra di essere tornati tutti a Siongiroi: le immense distese verdi, le mucche e il suono del loro campanello e Padre Christopher lì con noi, mancano solo i “Ciao” dei bimbi del villaggio!
Ultima tappa prima di pranzo è il Castello di Rivoli: da qui Christopher ammira dall’alto il paesaggio su tutta Rivoli e dintorni e le strutture delle diverse chiese.
Ora di pranzo! Ci rechiamo tutti a casa di Francesco dove ad accoglierci ci sono i suoi genitori. Un pranzo in stile “pole pole” e Christopher è contento perché può assaggiare le diverse pietanze insieme a un buon vino, quattro chiacchiere e tante risate. Come dice lui “Relax! I am feel at home”. Nel pomeriggio gli mostriamo la Biblioteca Civica di Nichelino: questa volta ha lo sguardo di chi progetta, la sua testa “lavora”, pensa già a come costruire un’aula più grande nella sua scuola e adibirla a una biblioteca più capiente e ordinata di quella presente tutt’ora. Il nostro amico è come un treno!
Finiamo il pomeriggio con un po’ di storia: il Castello di Stupinigi e il mausoleo della Bela Rosin; cicerone papà Caraci ed è bello osservare come entrambi parlano appassionati di storia.
La giornata si conclude con una bella rimpatriata in Famiglia Caraci: genitori di Francesco, nonna Caraci e Don Richard! Tutti insieme alla tavola rotonda: serata piena di risate, cibo e tanta Allegria!!! Una bella emozione condivisa insieme ai nostri amici del Kenya.
E’ stato bellissimo cercare di ricambiare quell’accoglienza e quel calore che tanto abbiamo sentito anche nelle famiglie di Padre Christopher e Don Richard. Non potevamo che concludere con un canto africano… Porteremo questa giornata per sempre nel nostro Cuore come un Dono prezioso di Dio.
Sorelle Caraci
Oggi per Christopher giornata di riposo. Dopo due settimane di permanenza senza tirare il fiato, Don Richard ha pensato di usare questa giornata per lasciare al nostro amico il tempo di riposarsi un po’ e riprendere le forze.
Alla sera incontro sul Progetto Acqua al Conventino. Nell’accoglierci, Padre Christopher ci ha accolto dicendoci: “Oggi ho avuto nostalgia di voi. Dove eravate?” Evidentemente al riposo preferisce la compagnia. La serata si è svolta in maniera molto tranquilla, raccontando alle persone presenti la problematica della mancanza d’acqua a Siongiroi e dibattendo delle possibili situazioni e dello stato attuale del progetto.
Renato Amatteis
Oggi abbiamo portato Padre Christopher a Torino, dove si è svolta “Piazza la missione”. È questa una manifestazione finalizzata a promuovere le missioni presso i cittadini che camminano per le piazze della città. Quest’anno la piazza prescelta è stata Piazza San Carlo. Abbiamo rivisto gli amici del Coro Amani, che con i loro canti hanno contribuito ad animare con gioia ed allegria il pomeriggio. Padre Christopher, dopo avere visitato i vari stand, fra cui quello di Sognavamo l’Africa Onlus, in cui ha rivisto con piacere le fotografie dei bambini della sua scuola, si è seduto ai piedi del “Caval ëd Bronz” (noto ai più come la statua su cui salgono i tifosi juventini durante i loro numerosi festeggiamenti), ha ascoltato discorsi e canzoni, ha chiacchierato con i genitori dei nostri “missionari per caso” venuti ad incontrarlo ed è rimasto stupito e divertito quando Suor Jola e le sue consorelle hanno deciso di indossare strani occhiali da clown.
Alla sera siamo andati ad incontrare alcune famiglie di Giaveno presso il locale “Pizza 33 Giri”, in Rivalta, dove un contentissimo Padre Christopher, dopo avere gustato l’ottimo Giro Pizza lì servito, ha voluto a tutti i costi fare una fotografia nella via in cui è sito questo locale, dedicata ad un suo famoso omonimo.
Al ritorno abbiamo fatto tappa presso il Castello di Rivoli, ammirando dall’alto lo spettacolo della città di Torino vista di notte.
Renato Amatteis
La giornata di oggi è stata dedicata all’incontro fra Padre Christopher e la comunità della chiesa S.S. Trinità di Nichelino. Al mattino c’è stata la messa, celebrata dal nostro amica ed animata sia dal coro parrocchiale con canti in swahili siadai nostri missionari per caso con un offertorio ballato ispirato alle messe celebrate a Siongiroi.
Al pomeriggio al Conventino c’è stato l’incontro con i parrocchiani, a cui Padre Christopher ha presentato la realtà di Siongiroi, in tandem con i missionari per caso dell’associazione, che hanno descritto, fra foto, video e racconti, lo stato attuale di tutti i progetti portati avanti.
A seguire c’è stato un apericena solidale per raccogliere fondi e chiacchierare in libertà, durante il quale abbiamo anche incontrato due persone che hanno chiesto di partecipare all’esperienza missionaria del 2015.
Renato Amatteis