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LUN. 27 OTTOBRE: GIORNATA DI INCONTRI ALLA REGINA MUNDI 

Giornata di riposo in vista della partenza di domani per Roma. Christopher ha ricevuto una delegazione di alcuni amici, che da Cavallermaggiore sono venuti ad incontrarlo. Insieme, con Don Richard sono andati a visitare la cattedrale del Sacro Volto a Torino. Nel pomeriggio Sonia con il papà ha portato i 300 spazzolini da denti per i bambini offerti da un farmacista di Nichelino, e la famiglia di Luciano è venuta a chiedere informazioni per adottare un bambino del villaggio. La celebrazione della messa delle 18 in Regina Mundi ha concluso la giornata. 

Renato Amatteis su racconto di Padre Christopher.

 

MAR. 28 OTTOBRE: A ROMA, CAMMINANDO CON SUOR JOLA 

Prima di partire per Roma, Padre Christopher si è recato presso la sede Engim, vicina a Porta Susa, per recuperare l'incontro saltato venerdì scorso.

Il viaggio sul Freccia Rossa è poi trascorso in fretta. Fra una telefonata e l'altra, Christopher ci ha raccontato di questi ultimi giorni passati alla Regina Mundi, e della riunione con Engim. È contento, ma dal tono della sua voce traspare una certa malinconia. Il suo soggiorno in Italia sta per finire.

Ad accoglierci in una Roma dal clima primaverile è Suor Jola, che ci attende sorridente in fondo al binario 9.  Sceso dal treno, Christopher dice contento: "È rimasto tutto uguale a 14 anni fa!!!" Non è proprio così, 14 anni fa il Freccia Rossa non esisteva, ad esempio, ma tant'è... Lui aggiunge: "Mi sento a casa..." E la sensazione è quella, mentre camminiamo per le vie della città. Si sente a casa, ritrova luoghi per lui conosciuti e che nella sua mente significano chissà quali ricordi.... Dopo una breve fermata al convento per posare le borse, Suor Jola inizia a guidarci per le vie della città.


La prima tappa è in San Giovanni in Laterano, dove Chris vuole fare subito "un foto" (come dice lui). Seguiranno innumerevoli "un foto" nei punti più diversi della città. Christopher ci tiene a mostrare ai suoi bambini i luoghi in cui è stato. A piedi attraversiamo tutto il centro storico, vediamo il Colosseo, l'altare della Patria, e tanto altri palazzi e monumenti. Roma di sera è splendida, la luce del tramonto la rende romantica ed ancora più bella, se possibile. L'obiettivo della nostra "passeggiata" è il Vaticano. Jola, che tutti i giorni usa andare a piedi anziché prendere i pullman, continua a dirci "è vicino". Ma più passa il tempo più io, Silvia e Chris abbiamo la sensazione che il suo sia un "è vicino" molto africano. I nostri piedi iniziano a dare ampi segni di dolore. A Piazza San Pietro tutto è già pronto per la catechesi del Papa cui assisteremo domani; ma l'idea di rifare questa camminata partendo alle 7 del mattino, come è in programma, non è entusiasmante. "Potete prendere la metro, se preferite" dice Suor Jola "in 12 minuti siete qui". Nell'ascoltarla penso che a Torino in metro si va da Lingotto a Porta Susa e mi chiedo quanta strada abbiamo fatto a piedi. Siamo tutti molto stanchi, però siamo concordi a dire che è stato bello, valeva la pena vedere la città con questa luce.

Dopo avere accolto Stefano alla stazione, giunto alle 21 sicuramente solo per evitare la "passeggiata" (doveva avere avuto una soffiata), ci regaliamo una cena a base di spaghetti alla carbonara. La serata scorre serena e veloce, con Jola si passa dai ricordi dei tempi di Nichelino ai racconti sullo Swaziland. Ci aggiorna sulle ultime novità, ci dice che si è iscritta all'università, facoltà di psicologia, perché non aveva la giornata abbastanza piena... Ha mille progetti per la testa, come sempre. Si fa tardi, è ora di tornare in convento. L'ultima cosa che dice Padre Christopher prima di abbandonarsi ad un sonno ristoratore è "grazie per avermi portato qui, mi sento a casa". Anche noi. 

Renato Amatteis

 

MER. 29 OTTOBRE: ALLA CATECHESI DEL PAPA. INCONTRO CON GLI AMICI DEL SEMINARIO 

Sveglia alle 6.00, Stefano dice che non si alzava così presto dal capodanno in Sardegna del 2003. Lo convinciamo ad essere operativo haraka haraka con la prospettiva di prendere la metro e, dopo una veloce colazione offerta da Suor Jolauna, siamo di nuovo in viaggio. Destinazione Vaticano. La giornata è bella, fresca ma bella. Siamo seduti nelle prime file, sono le ore 8, la funzione inizierà alle ore 10.30. "Nessun problema" dice Padre Christopher. Stefano conferma (uhm... forse...).

Quando la Papa Mobile inizia il giro della piazza, la gente sale sulle sedie per vedere meglio. C'è un'atmosfera molto festosa, ed il Papa è a pochi metri da noi. Inizia la catechesi, oggi è basata sul fatto che la Chiesa non è solo i sacerdoti ma è innanzi tutto il popolo dei fedeli, che quindi devono essere un esempio nei loro comportamenti.

Dopo la recitazione del Padre Nostro in latino, la benedizione papale e le ultime fotografie...

... lasciamo Piazza San Pietro per dirigerci al Seminario presso cui Padre Christopher ha studiato, che ha il nome di Collegio Ecclesiastico Internazionale "Sede sapientiae". Qui Christopher incontra Don Vito, il suo professore di Storia della Chiesa (esame che Chris ricorda come particolarmente impegnativo), e Father Paul, all'epoca suo compagno di corso, di origine irlandese. Don Vito ha fatto fare a Christopher la visita completa del seminario, spiegandogli come questo sia cambiato negli ultimi 14 anni. Christopher dal canto suo ha raccontato della sua vita dopo la fine del periodo di studi, del suo ritorno in Kenya, delle scuole che ha costruito ed in particolare della scuola di Siongiroi. Ha parlato anche della sua collaborazione con Sognavamo l'Africa Onlus ed ha anche lasciato un nostro bigliettino da visita.

Poi c'è stato il pranzo. Don Vito ha presentato Christopher ai seminaristi (che sono 80, provenienti da 30 paesi diversi). Dopo un momento di preghiera insieme, c'è stato un incontro formativo coi seminaristi, che gli hanno fatto molte domande su come abbia concretamente creato la scuola, su quali regole abbia dato alla comunità, sulla vita quotidiana dei suoi alunni e via dicendo. Fra i seminaristi ve n'erano anche diversi provenienti dall'Africa, in particolare da Tanzania, Uganda e Sudafrica.

Mentre Christopher aveva il suo incontro con i sacerdoti e seminaristi del Collegio Ecclesiastico, io, Stefano e Silvia abbiamo esplorato il quartiere di Trastevere, dove abbiamo fatto pranzo. Silvia si è regalata la seconda pasta alla carbonara i due giorni.

Alle 15 siamo andati a recuperare Christopher. Don Vito ha fatto fare anche a noi il giro del seminario, che sorge su un antico sito archeologico romano, in parte visibile all'interno del palazzo. Dal tetto si vedeva un bel panorama di Roma, in particolare del Circo Massimo, non distante da lì.

Salutato Don Vito, siamo andati in Piazza Navona, dove avevamo appuntamento con Suor Jola, Cristina ed un'altra postulante. Christopher ha chiesto di visitare la Pontificia Università della Santa Croce, dove anche aveva studiato durante il suo soggiorno a Roma. Nonostante Jola dicesse di sapere dove fosse situata, abbiamo di nuovo camminato parecchio per trovare tale università. In noi è nato il sospetto che ci abbia fatto girare a vuoto per farci il secondo "scherzo da suora" in due giorni, ma lei nega. Fatto sta che a fine pomeriggio eravamo di nuovo stanchi. Però abbiamo imparato a memoria la topografia di Piazza Navona.


Dopo il ritorno in convento, stipati su un autobus che era tanto pieno da sembrare un  matatu, ed una calda doccia ristoratrice, ha iniziato a piovere. Lacrime dal cielo per Padre Christopher che sta per salutarci per tornare al suo Kenya?

Quando ha smesso, siamo usciti per la cena... o meglio... stavamo uscendo quando Suor Jola ci è corsa dietro per farci una sorpresa: nel convento era presente Suor Giovanna! Suor Giovanna è la suora che ha accolto me, Jola, Matteo, Sara, Sonia e Marco in Brasile per l'esperienza missionaria 2012, in terra d'Amazzonia. Non vedevo Irma Giovanna da 2 anni, ma sapevo che era qui a Roma nel convento e speravo di poterla incontrare. Abbiamo riso e parlato qualche minuto, poi noi siamo andati a cena in zona Piazza di Spagna, non prima di averle chiesto di poterci rivedere al nostro ritorno.

La passeggiata serale è stata particolarmente tranquilla, c'era pochissima gente in giro per le vie della città. Cena molto scherzosa, Silvia ha preso la terza carbonara in 3 pasti, e per evidenziare il fatto questa volta abbiamo ordinato tutti rigatoni alla carbonara.

Al ritorno, gli altri sono andati a dormire mentre io mi sono trattenuto ancora un'ora a parlare con Suor Giovanna e Suor Jola dei loro viaggi e non solo. Domani, visita alla Basilica di San Pietro ed ultimo giro della città prima del ritorno a casa! Anche questa mini vacanza purtroppo sta per finire! 

Renato Amatteis

 

GIO. 30 OTTOBRE: SHOPPING PER ROMA. VISITA ALLA BASILICA DI SAN PAOLO 

Mattinata di shopping e turismo in zona San Pietro. Purtroppo non è stato possibile visitare la Basilica, troppa gente in coda e troppe poche ore davanti a noi per sprecarle stando in coda sotto un sole peraltro di nuovo cocente. Christopher stesso è stato d'accordo a virare sulla meno famosa ma comunque affascinante Basilica di San Paolo.

Prima di lasciare il centro della città, siamo andati all'Ufficio Rescritti in Vaticano. Christopher desiderava infatti avere una pergamena con la fotografia e la benedizione del Papa per la sua parrocchia, da appendere in chiesa a Siongiroi. Gliel'abbiamo regalata a nome dell'associazione, sarà pronta a fine novembre, inviata a Nichelino e da qui portata a Siongiroi nel prossimo viaggio. Potete immaginare la messa di celebrazione in cui l'appenderemo nella chiesa.

Siamo poi andati negli uffici di articoli religiosi e nei negozi di souvenir, per comprare un po' di regalini da portare a Siongiroi, come rosari, immagini del Papa e via dicendo.

Quindi ci siamo incontrati con Patrick, un giovane sacerdote proveniente da Eldoret, in Kenya. Patrick era stato tempo fa un mese nella parrocchia Regina Mundi, con Don Richard, ed ora sta studiando a Roma. Insieme siamo andati a mangiare nel quartiere Garbatella. Incredibile a dirsi, ma Silvia ha ordinato la sua quarta carbonara su 4 pasti consumati. Mamma Isabella sa già cosa cucinarle per la cena del suo compleanno!!

Siamo poi tornati a prendere la metro, per andare a visitare la Basilica di San Paolo.

Bella ed imponente, questa basilica ha diverse particolarità, e ci piace citarne almeno due: all'esterno contiene la Porta Santa, che viene aperta solo ogni 25 anni in occasione dell'anno santo...

... all'interno in alto, quasi ad altezza soffitto, lungo il perimetro ci sono le effigi di tutti i papi della storia, compresa quella, già, di Papa Francesco. Restano solo più 6 spazi vuoti in cui inserire le immagini dei prossimi papi. "Poi forse ci sarà la fine del mondo..." ha commentato Suor Jola. Conoscendo i suoi poteri divinatori, io inizierei a preoccuparmi.

A proposito di Suor Jola, vogliamo dirle un grosso grazie, di cuore... Nonostante i suoi molteplici impegni, ci ha accompagnati in questi tre giorni trascorsi a Roma con Padre Christopher, rendendoli con il suo sorriso ancora più speciali. Grazie, Jola, ti vogliamo bene e torneremo a trovarti!

Dopo la visita alla Basilica di San Paolo, siamo tornati a casa. Christopher è andato al convento con Jola, io, Silvia e Stefano siamo andati a fare un ultimo giro in piazza del popolo ed in piazza di Spagna. Seduti sugli scalini di Trinità dei Monti, ci siamo goduti in tranquillità la luce tenue del tramonto.

Dopo il viaggio di ritorno a Nichelino, alla sera Chris ha dormito a casa Bornengo, realizzando il suo desiderio di dormire nella casa di una delle famiglie come noi avevamo dormito nella sua abitazione in Kenya.

Renato Amatteis  

 

Come dopo ogni  viaggio è bello tornare a casa e sentirsi attesi e accolti: così Silvia e Padre Chris arrivano da Roma a casa Bornengo dove una torta di mele e una tazza calda di chai circondano i nuovi arrivati con Paolo, Isa Fabio e Miriam per dire KARIBUNI, bentornati! 

Siamo proprio un’unica famiglia che abita questo meraviglioso mondo: quattro chiacchiere e una buona dose di affetto prima di andare a dormire e a domani… che gioia e che nostalgia!!!!  

Isabella Bornengo 

 

VEN. 31 OTTOBRE: INIZIANO I SALUTI  

Mentre Isa prepara  il caffè alle 7,30 sente arrivare una voce familiare che dice tutto insieme:  “Permesso? ….. Avanti!” e la giornata inizia già con un sorriso! Come ogni mattina, c’è chi parte per il lavoro chi per scuola o l’università … stamane  c’è anche il nostro fratello di Siongiroi che dopo un breve giro da don Richard a Regina Mundi parte per i SALUTI a Cavallermaggiore…  

Isabella Bornengo 

Il nostro diario finisce qua… 

Abbiamo infatti deciso di stamparlo e regalarlo a Padre Christopher, così che gli resti un ricordo di immagini e parole di questo mese trascorso in mezzo a noi. I saluti arriveranno dopo la stampa! In questo momento in cui stiamo scrivendo le ultime righe, Padre Christopher è a Cavallermaggiore… Noi qua a Nichelino, esattamente come lui, ancora non sappiamo come gli amici di Cavallermaggiore lo saluteranno… sarà una sorpresa anche per noi sentircelo raccontare, come lo è per lui vivere questi momenti in queste stesse ore. 

Domani toccherà a noi salutarlo. Pensiamo di farlo in maniera semplice, magari alla mattina la messa in occasione della festività dei Santi, al pomeriggio un giro per negozi per comprargli un ultimo regalo ed a partire dalle 17.30 saremo tutti a casa Bornengo per castagne, vin brulè e chai per merenda. Seguirà cena, alla presenza di entrambi i gruppi, Nichelino e Cavallermaggiore. Gli daremo questo diario, un fotolibro con le fotografie delle esperienze missionarie vissute insieme e di questo mese. Saranno sicuramente momenti belli ed emozionanti, che porterà con sé nel cuore sino a Siongiroi. Domenica mattina, infine, ci troveremo per un’ultima messa insieme alle 8:30 e poi via… ritorno in Kenya! Arrivederci, Padre Christopher, e a presto!

 

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